Genere: Erotico, Sovrannaturale
Personaggi: Maximilian Routledge, Victor Blackmoore
Pairing: Victor/Maximilian
Prompt: 50 Kinks / 003. Spanking/Sculacciate @
kinks_pervsDisclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 1983 (FiumiDiParole)
Maximilian Routledge, seduto nella vasca da bagno, si stava godendo un lungo e rilassante bagno notturno.
I capelli rosso fuoco simili a vere e proprie fiamme erano fradici e stavano piatti e inerti sulla sua testa. Alcuni ciuffi gli cadevano sulla fronte, gocciolandogli copiosamente sugli occhi chiusi.
I canini affilati facevano timidamente capolino da sotto il labbro superiore, simili a minuscole puntine bianco perla.
Il vampiro era esausto per le continue richieste da parte del suo compagno Victor Blackmoore - nonché padrone di casa - di fare sesso con lui. Quando voleva qualcosa non c'era modo di persuaderlo a cambiare idea, tanto più se si trattava del sesso.
Il povero Maximilian l'aveva accontentato per ben due volte nell'arco di quella stessa notte, eppure lui non si reputava ancora soddisfatto.
Con quel bagno il Routledge sperava di riuscire a pulirsi dai residui di sperma - suo e del suo compagno - e poteva dire di esserci riuscito.
L'acque tiepida che gli lambiva il corpo era un vero e proprio toccasana per la sua stanchezza e l'odore dolce e speziato del sapone era delizioso e rilassante.
«Ho bisogno di dormire... non ce la faccio più, dannazione. Però prima è meglio bere... non vorrei doverlo fare quando poi è pieno giorno...» pensò mentre lasciava che il capo cedesse, cadendo sulla sua spalla sinistra.
Si rialzò scuotendo la testa, decidendo che era il momento di uscire dalla vasca, altrimenti si sarebbe addormentato lì dentro.
Si alzò ed uscì aggrappandosi al bordo della vasca, scavalcando quest'ultimo per appoggiare il piede su un tappeto.
Prese un asciugamano e fece per legarselo attorno ai fianchi, quando la porta venne spalancata con un gesto brusco e sullo stipite si materializzò nientemeno che Victor.
«Maaaax!» chiamò con voce cantilenante.
Era mezzo nudo pure lui: non indossava né i calzari né la biancheria, ma soltanto una camicia bianca abbastanza lunga che però era aperta sul torace. I capelli neri acquisivano riflessi color mogano sotto le candele del piccolo lampadario che illuminava il bagno. I suoi occhi color porpora vibravano di una bramosia palese e profonda.
Maximilian, colto alla sprovvista dal suo ingresso nella stanza, si lasciò sfuggire l'asciugamano, che cadde dietro di lui.
Il vampiro dai capelli rossi si coprì con una mano l'inguine frettolosamente mentre si piegava a raccogliere il panno.
«Victor! ...
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