Genere: Guerra, Introspettivo
Personaggi: Pierre Demoony
Prompt: COW-T!Verse per la settimana extra del COW-T @
maridichallengeDisclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 1009 (FiumiDiParole)
Il sudore imperlava la sua fronte e le sue membra stravolte dalla stanchezza.
Nonostante fosse una creatura millenaria, in quel momento percepiva fortemente la debolezza fisica, come fosse stato una qualsiasi creatura mortale.
I capelli biondi si erano appiccicati al viso ed alcuni formavano una sorta di maschera attorno alle polle zaffiro dei suoi occhi, che sfavillavano nelle tenebre come minuscoli fari, rendendolo facilmente visibile.
Era una sfortuna, perché faceva sì che i suoi nemici lo riconoscessero con maggior facilità, ma poco importava: era riuscito a sopravvivere fino ad allora e non sarebbe stato certamente quello il campo di battaglia dove sarebbe perito.
Un fulmine squarciò le tenebre della valle, illuminando il terreno dove cavalieri, maghi, angeli e vampiri si stavano dando battaglia senza esclusione di colpi.
Scintille luminose e colorate saettavano per ogni dove ed il clangore delle armi era accompagnato dalle grida di esortazione e di morte che riecheggiavano nell’aria, confondendosi con i rombi dei tuoni.
Pierre evitò fulmineo un affondo da parte di un cavaliere giuntogli addosso dirimpetto, quindi gli saltò alla gola, atterrandolo, aprendone l’armatura con la facilità e la destrezza che avrebbe potuto avere aprendo una lattina.
Dilaniò a morsi il corpo della sua sventurata vittima, riempiendosi la bocca del delizioso sapore di sangue fresco.
Saltò via dal cadavere con un’agile torsione del busto avvertendo un bruciore intenso in mezzo alla schiena.
Voltandosi, gli occhi accesi di un’ira violenta, trovò nella traiettoria del suo sguardo un mago, anch’esso con gli occhi accesi dalla rabbia della guerra che imperversava. La bacchetta, sguainata a mo’ di spada, era puntata verso di lui.
Un altro fulmine diradò istantaneamente le tenebre nell’attimo in cui il vampiro saltava addosso al mago, evitando un altro incantesimo.
Gli spezzò di netto il collo con la mano, atterrando sopra il suo corpo senza vita, voltandosi a guardare i dintorni.
Il miasma di sangue era ovunque nell’aria attorno a lui ed il suo naso riusciva a percepirne le varie sfumature dovute allo stato di coagulazione.
Era un odore che a lui metteva una gran allegria, perché significava “cibo”; tuttavia, era stanco di combattere.
Nonostante l’allerta totale dei sensi e l’angoscia perenne dell’essere in precario equilibrio sul sottile confine che separava vita e morte lo esaltassero - rendendolo più aggressivo benché la sua indole fosse decisamente pi...
Read the whole post...
Last comments