Genere: Erotico
Personaggi: Angelo Vivaldi, Damien Mureau, Jan Steiner
Threesome: Angelo/Jan/Damien
Prompt: 35. In catene @ 500themes_ita
Set 4 / 24:00 - Sbagliato @ 24ore
Disclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 1487 (FiumiDiParole)


«Lasciatemi andare, ragazzi! Dai, è tardi!».
Angelo Vivaldi, legato nudo ad una sedia appositamente portata in camera da letto, si dimenava cercando di liberarsi. I capelli castani erano tenuti ben dritti dal gel rimasto dalla giornata, così alcuni ciuffi non cadevano ad appiccicarglisi sul viso accaldato.
Era ammanettato con un paio di robuste manette pelose rosa che a lui non piacevano minimamente ma che Damien aveva insistito per utilizzare.
«Non esiste!» esclamò quest'ultimo con sdegno «E smettila di agitarti!».
«Io non volevo farlo... è-è stata un'idea sua» si difese il povero Jan Steiner, imbarazzato dalla propria ostentata nudità. Gli occhiali gli scivolavano sul naso e puntualmente il giovane si portava una mano a risistemarli. Stava sudando talmente tanto che i suoi ciuffi di capelli neri erano incollati al volto.
«È mezzanotte! N-non siete stanchi?!» domandò Angelo agitato, osservando i suoi due aguzzini ed amanti.
«Non andrò a dormire finché non avremo fatto l'amore, chiaro?» disse Damien, prendendogli il mento con indice e pollice ed alzandolo fino a far incrociare i propri occhi azzurri dai contorni blu iridescenti con i suoi semplicemente marroni.
«Ho aspettato anche troppo per usare questi gingilli» continuò, lasciando cadere una mano ad accarezzare il pelo sintetico delle manette.
Angelo deglutì a vuoto e Jan, alle spalle del Mureau, avvampò fino a diventare rosso intenso, quasi porpora.
«Bene, cominciamo» decretò Damien, sorridendo in modo intrigante. Tra i tre era senz'altro lui quello più eccitato di tutti.
Si sedette a cavalcioni delle gambe del Vivaldi e gli abbracciò il torace con forza, strusciandosi contro di lui, per poi baciarlo con veemenza. Era invadente e ad Angelo piaceva terribilmente la prepotenza con cui si stava facendo sotto. Bloccato dalle manette com'era, non riusciva a muoversi più di tanto, ma riuscì a flettere la schiena in modo da spingere il petto contro quello di Damien.
Jan li guardava mordendosi un labbro, avvertendo i primi tremiti dell'eccitazione scuoterlo. Iniziava ad essere impaziente, a volere un po' delle attenzioni che gli altri due si rivolgevano a vicenda.
Era sbagliato fare sesso a quell'ora della notte: di solito non erano molto silenziosi ed abitavano in un condominio. Qualcuno avrebbe potuto udirli e a quel...

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