Genere: Erotico, Romantico
Personaggi: Arleen Walker, Hans Rodewald
Pairing: Hans/Arleen
Disclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 1370 (FiumiDiParole)


«Hans... are you ok?».
Arleen Walker, appoggiata al bordo inferiore del letto, fissava preoccupata il suo ragazzo, Hans Rodewald, abbandonato esanime e stremato sul proprio letto.
Il padre del giovane era fuori e loro due avevano tutta la casa vuota e a loro disposizione; così, dopo essere andati a fare un giro per il centro della città, si erano rifugiati lì.
Il problema, però, era che il povero Hans - vittima della sua decisamente precoce e deprecabile passione per la birra - aveva voluto andare a bere in un bar e, data la giovane età, aveva finito con l'ubriacarsi in breve tempo. Arleen l'aveva accompagnato a casa sua sorreggendolo per impedirgli di cadere e, a guardarlo bene, anche adesso che era sdraiato a riposare, non pareva affatto avere una bella cera, ma piuttosto che fosse sul punto di sentirsi male. Se avesse rimesso non sarebbe stata di grande aiuto.
I capelli biondi e irti un poco scompigliati, le guance arrossate e gli occhi mezzi chiusi umidi e colmi di stanchezza e confusione erano chiari sintomi della sbornia che si era preso.
Appena arrivati in camera sua, il giovane si era liberato della felpa e della t-shirt sottostante, stendendosi a torso nudo sul copriletto lamentandosi del caldo con voce pastosa.
Senza la parte superiore dei vestiti, erano palesi le ore che trascorreva in palestra a far pesi: i muscoli del torace e delle braccia erano ben tonici e definiti.
Era uno spettacolo cui Arleen aveva occasione di assistere di rado, dato che raramente costui indossava abiti un po' più aderenti di una felpa di una misura in più rispetto alla sua.
«Mi... fa male la testa...» bofonchiò Hans, scuotendo impercettibilmente il capo.
La Walker si sedette vicino alle sue gambe, scrutandolo in volto mentre con una mano gli accarezzava un polpaccio.
Il biondo ricambiò il suo sguardo con un sorriso ebete.
«Arleen... sei così... bella...» disse, allungando una mano a cingerle il polso. La stretta era debolissima, le sarebbe bastato un minimo movimento per liberarsi.
La ragazza scosse il capo, agitando i suoi ondulati capelli rossicci, sorridendo a propria volta.
Il Rodewald la strattonò verso di sé inaspettatamente e lei cadde di traverso sopra le sue gambe.
«Hans! Cosa stai...?!»
«Voglio... v-voglio...» iniziò lui, ma non riuscì a finire, troppo intontito dall'alcol, che stava facendo un lavoro davvero egregio.
La Walker, dalla posizione in cui si trovava, non ebbe la minima difficoltà a capire cosa il suo fidanzato volesse: sotto la zip dei suoi jeans - decisamente vicina al suo viso - c'era un rigonfi...

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