Genere: Erotico, Slice of life
Personaggi: Friedrich Schmidt, Ludwig Übermensch
Pairing: Ludwig/Friedrich
Prompt: 25 Senses: Sight / 016. Crowded Place @
kinks_pervsDisclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 1203 (FiumiDiParole)
«Ludwig, cosa hai lì in mano?».
Friedrich Schmidt lanciò un'occhiata al collega e fidanzato Ludwig Übermensch, che gli si era avvicinato di soppiatto alle spalle in mezzo alla folla che occupava il locale.
Era il turno pomeridiano e Friedrich era impegnato a servire ai tavoli drink dei più svariati e snack o gelati variopinti. Indossava una maglietta leggera blu scuro e jeans scuri strappati al ginocchio. Era un tipo di abbigliamento che lui considerava poco curato, ma tutto sommato non gli importava, perché non sarebbe rimasto nel locale per il turno notturno, per il quale era necessario un abbigliamento parecchio sexy.
Ludwig si era già preparato per quello, invece: indossava una camicia nera che gli metteva in risalto i pettorali e le spalle possenti e pantaloni bianchi parecchio attillati. Aveva inoltre pettinato con cura i corti capelli biondo platino.
Ludwig gli sfiorò la schiena con una mano senza farsi vedere dai clienti.
«Non hai cambiato idea per stanotte, immagino» disse affranto.
«No, infatti. Non vedi come mi sono vestito?» replicò Friedrich «Che cosa nascondi nella mano?» ripeté.
Esigeva una risposta.
«Un
giocattolino» rispose in tono eloquente l'Übermensch e lo Schmidt si girò di scatto per guardarlo storto.
«In che senso un
giocattolino?» l'aggredì quest'ultimo. Aveva l'aria decisamente minacciosa e nient'affatto amichevole.
Improvvisamente sembrava più pericoloso, perciò Ludwig si affrettò a puntualizzare: «Non è che voglia usarlo su di te...».
«Ah no? E allora perché non lo metti via?».
Friedrich era diffidente: conosceva abbastanza Ludwig da sapere che quando si trattava di sesso non c'era mai da aspettarsi cose troppo normali.
L'Übermensch lo guardò con occhi supplichevoli.
«Perché voglio che tu lo usi su di me» disse in tono esplicativo.
«Che cosa?! Spero che tu stia scherzando!» sbottò lo Schmidt allibito, quasi scandalizzato alla sola idea di far sesso in pieno giorno «Siamo in
pieno pomeriggio!» soggiunse a mezza voce, ponendo particolare enfasi sulle ultime due parole.
Di giorno lì dentro non potevano fare niente. Non era un locale a luci rosse alle quattro del pomeriggio, soltanto un comune gay bar, totalmente innocente.
«E poi c'è un sacco di gente!» obiettò ancora, gettando al contempo uno sguardo panoramico al locale: tutti i tavoli erano pieni e c'era un gran vociare - infatti...
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