Genere: Fluff, Slice of life
Personaggi: Seraph Rodewald, Theoderich Heimbrecht
Pairing: Seraph/Theoderich
Prompt: San Valentino / 05. Rosso @
think_fluffDisclaimer: Tutta roba mia e della mia testolina, pertanto qualsiasi somiglianza con persone realmente esistenti (se presente ma non credo proprio) è completamente casuale e non voluta.
Wordcount: 566 (FiumiDiParole)
Essere coccolato era la cosa più bella che Theoderich Heimbrecht potesse subire a letto, di sera e dopo una cena deliziosa, fra le braccia del suo fidanzato e coinquilino Seraph Rodewald.
Gli piaceva sentire le sue mani muoversi sul proprio corpo, accarezzandogli la pelle nuda in ogni più lontano e intimo anfratto, la sua bocca sulla propria e le parole dolci che di quando in quando lasciava tra i suoi capelli neri.
Seraph, placido, si trastullava con le coccole, certo che gli sarebbero piaciute da matti. Il ragazzo gli accarezzò la pancia premendola leggermente con i polpastrelli al di sotto dell'ombelico. Non gli voleva fare del male, voleva semplicemente scendere più giù ed iniziare con i preliminari.
Le coccole spesso erano l'inizio di un rapporto per loro.
L'Heimbrecht sobbalzò piano a quell'inattesa pressione ed iniziò ad arrossire.
«Theoderich... posso iniziare...?» domandò in un soffio Seraph, lasciando la mano dov'era.
Il moro iniziava ad agitarsi.
«S-Seraph... potresti togliere la mano da lì...?» chiese l'altro in risposta, esitante.
Sembrava parecchio turbato e la cosa era incomprensibile dato che, almeno fino ad allora, si stavano facendo le coccole. Sarebbe dovuto essere in totale estasi, al punto che avrebbe dovuto quasi fare le fusa.
«Theoderich che cosa c'è?» domandò, apprensivo, scrutando l'espressione dell'altro. Dalla sua posizione riusciva a vedere ben poco, dato che era seduto alle spalle del suo compagno; tuttavia, riuscì a notare le sue guance rosse come pomodori.
Era ovviamente tenero, però si chiedeva il perché di quell'improvviso cambio di atteggiamento.
Theoderich rimase in silenzio per diversi istanti, senza trovare il coraggio di spiegarsi, il rossore ed il calore che gli accendevano le guance che diveniva sempre più forte.
Alla fine riuscì a dire: «M-mi stai premendo... sulla vescica...».
Terminò la frase con un fil di voce, al che per Seraph divenne difficile afferrare le sue parole; ciononostante, riuscì a comprenderlo, anche se con un breve scarto di interpretazione.
Quand'ebbe capito inarcò entrambe le sopracciglia ed esclamò: «Oh...! Devi... andare in bagno...?».
Cercò di essere il più delicato possibile nel porre la domanda, dato che il suo fidanzato era particolarmente suscettibile a determinati argomenti, specialmente di carattere...
intimo.
L'Heimbrecht si mosse ancora ed il Rodewald tolse la mano, p...
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